agosto

Tanto silenzio, ma di silenzio ce n’è stato poco ultimamente. Poco silenzio che però mi ha comunque portata a riflessioni sulla vita, l’amore, quello che è stato e quello che avrebbe potuto essere, quello che vorrei ancora potesse essere. Pensieri sulla stupidità e sulla capacità anche di chi è stupido di farsi ascoltare, di avere credito, addirittura di comandare. Mi affaccio alla finestra ogni mattina ed osservo la strade e le altre finestre e mi chiedo chi, in questa strada e in questo cortile è rimasto, chi si prepara a partire. Mi chiedo se questa città sarà così deserta tra poco. e mi preparo alla tristezza che mi mettono le città vuote e metà agosto. Permenenza forzata qui, ma dettata dalla potenza dell’amore, quello che lega più persone, quello che hai dentro ed esce con tutta la sua forza prorompente, lasciandoti stupita, dandoti una forza che non pensavi di possedere.

Nessuna partenza, annullata all’ultimo momento, per una causa di forza maggiore, ma la mancata partenza si associa alla felicità che tutto è andato alla fine per il meglio. In fondo i viaggi sono anche quelli che non si fanno, quelli che si vorrebbero fare. Quelli che si faranno.

Forse anche ciò che ho vissuto in questi giorni è una sorta di viaggio. Alla scoperta della paura e di ciò che fa provare la paura; ma anche della forza che si può trovare in ognuno di noi..

Sono a Roma , e questa città deserta non  mi piace. Mi lamento sempre della gente, della metropolitana affollollata, del puzzo sugli autobus e sui vagoni della metro, del traffico….ma la preferisco piena di turisti, caotica, incasinata. Forse perchè non sono romana (perchè c’è chi tra gli amici è già tornato, preferendo viversela deserta, almeno un paio di settimane all’anno, e forse questa cosa egoisticamente non mi spiace, perchè non saremo soli…)

Ma sì dai, in fondo non sono triste, forse sono solo stanca, magari sotto Natale riuscirò a consolarmi alle Maldive:-) (posto in cui in realtà non andrei mai), dicendo a tutti: Arrivederci e grazie.

Le cose sono andate così e così va bene, ed ancora una volta forse devo dire grazie all’amore degli amici, ancora una volta a tutti loro devo dire grazie.

Non ho la mia macchina da cucire qui , e mi manca un pò. Mi sono attrezzata in anticipo di uncinetti, cotoni e lane, e ho chiesto ai negozianti se andranno in ferie e quando, mi sono premunita, attrezzata .Ma sono anche un pò stanca, e ora meno che mai trovo la forza per fare una foto decente…( pensare che a casa è arrivato un regalo, proprio nel giorno in cui io mi precipitavo qui: a quanto pare un bell’obiettivo nuovo, un 50 fisso;-)

Così i 30 fiorellini-roselline in cotone giallo -che posso mettere in candeggina, provato!- e che andranno a tempestare una tovaglia estiva, sono lì, dentro un sacchetto, in attesa di essere cuciti.

va beh, passerà.

Ho imparato da tempo a prendere dalla vita, e col sorriso, quello che viene.

buon viaggio

Una Risposta to “agosto”

  1. sigaretta Says:

    Le città deserte d’estate sono come le spiagge d’inverno: tutte per te. quindi…enjoy.
    per tutto il resto…già sai 🙂

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